LA TEMPESTA
uno spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti
L’isola è il palcoscenico, è il centro irradiante del mondo, luogo dell’esclusione, centro solido nel mare agitato e profondo, fondo del mare su cui i corpi si depositano dopo la tempesta, deposito della memoria e delle possibilità. L’isola è un corpo, è il corpo della maturità, dell’uomo alla metà della vita che mette in scena le forme dell’esistenza, tira i fili taglienti e dolorosi, che lo stringono al mondo degli altri, e dipanandoli fa muovere le figure sul palco, in una danza simbolica.
Il corpo è l’isola: un corpo in piedi, con Ariel sopra e Calibano sotto, che giù dal sesso spinge verso la terra, mentre Ariel solleva in alto in un movimento impossibile, il salto verso il cielo.
Le braccia aperte, distese, la testa alta, i piedi piantati nel suolo, Prospero si lascia percorrere dalla Storia e dalle storie, dal passato e dalle passioni... (segue nel comunicato)