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il bambino cattivo

IL BAMBINO CATTIVO
regia di Pupi Avati
in onda su RAI UNO il 20 novembre 2013

regia di PUPI AVATI
scritto da
PUPI AVATI
TOMMASO AVATI
CLAUDIO PIERSANTI
con la consulenza scientifica di
LUIGI CANCRINI
FRANCESCA ROMANA DE GREGORIO
aiuto regista ROBERTO FARINA
regia seconda unità MARIANTONIA  AVATI costumi
BEATRICE GIANNINI
FLAVIA  LIBERATORI
scenografia MARINELLA PERROTTA arredamento ROBERTA TRONCARELLI suono in presa diretta PIERO PARISI fotografia BLASCO GIURATO
effetti visivi JUSTELEVEN
montaggio LUIGI CAPALBO
musiche composte e dirette da
STEFANO ARNALDI
LUCIO GREGORETTI
ORCHESTRA  SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
Edizioni musicali RAI TRADE
Le musiche del film sono ispirate alla Ballata n°1 in Sol minore Op. 23 di Fryderyk Chopin e alle Variations on a Theme of Frank Bridge Op. 10 di Benjamin Britten

direttori di produzione
MARIA  CRISTINA  BRAVINI
GIANFRANCO MUSIU
coordinamento finanziario
DIEGO RAITERI
produttori RAI
ALESSANDRA  OTTAVIANI
DANIELA TRONCELLITI

una produzione RAI FICTION
prodotta da ANTONIO AVATI per Duea Film

Si ringrazia l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza per la collaborazione prestata

CAST ARTISTICO
LUIGI LO CASCIO
DONATELLA  FINOCCHIARO
LEONARDO DELLA  BIANCA
ERICA  BLANC
ISABELLA  ALDOVINI
ELEONORA  SERGIO
AUGUSTO ZUCCHI

MIA  BENEDETTA
PATRIZIA  PELLEGRINO
CHIARA  SANI
RITA  CARLINI
MARINA NINCHI
DILETTA  DALLA  CASA
FABRIZIO  AMICUCCI
BOB MESSINI
CORRADO SOLARI
e con MARIELLA VALENTINI
con la partecipazione di
PINO QUARTULLO

IL BAMBINO CATTIVO
regia di Pupi Avati
In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che ricorre il 20 novembre, la Rai presenta un tv movie che dà voce a ciò che può vivere un bambino quando viene abbandonato dalla sua famiglia; quando, con quel peso psicologico, si trova ad attraversare il percorso protettivo predisposto delle Istituzioni; quando incontra, dopo paura e diffidenza, genitori adottivi che possono amarlo come nessuno aveva fatto prima.
Quel bambino si chiama Brando, ha 11 anni e una famiglia che sta per disgregarsi. I genitori, entrambi professori universitari, sono in conflitto da anni e lui sta nel mezzo: strumentalizzato come testimone di ciò che accade, tirato ora da una parte ora dall’altra; coinvolto nei litigi e nelle recriminazioni senza che abbia la forza per difendersi.
Fino a essere definito “cattivo” da chi l’ha messo al mondo. “Cattivo” perché non parteggia, perché non sta al loro gioco.
La madre, Flora, soffre di ricorrenti e gravi crisi depressive. Il padre, Michele, è affettivamente un uomo immaturo e assente. La situazione precipita quando Michele stringe una relazione con Lilletta... segue nel pressbook
 
 
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